martedì 22 marzo 2011

il segnapagine del 22.III.2011

del Disagiato e dello Scorfano

Jonkind, Definisci “sostenibile”: Un sistema pensionistico radioattivo che sta facendo danni all’organismo economico italiano più di quanto crediamo, danni invisibili che pagheremo con una discutibile capacità, nel futuro, di generare abbastanza reddito sia durante la vita lavorativa che per sostenere un sistema contributivo completo, ai pensionati dopo il 2050.
Wittgenstein, Brutte storie: Ci sono molte cose sbagliate in questa storia. Ma lo è anche stabilire che sia legittima difesa sparare per strada in centro a Milano per ammazzare uno che è ormai scappato.
Contaminazioni, Morire per Bengasi?: Le guerre "per il petrolio" possono anche farci schifo, ma finchè non cambieremo radicalmente la fisionomia dei nostri sistemi economici, il nostro stile di vita, le abitudini che, evidentemente, non siamo pronti ad abbandonare, e non ridimensioneremo significativamente il nostro benessere e gli sprechi ad esso collegati, il nostro disgusto saprà parecchio di ipocrisia.
La locomotiva, La Chiesa, il coccige e i muscoli orripilatori: Il crocefisso non è pervasivo, non converte nessuno, e il suo diritto a stare li non è per il messaggio che porta, ma per abitudine, perchè è tanto che è li, e perchè il suo significato oramai si identifica con quello dello Stato Italiano.
Varie non eventuali, Quando la Montessori…: Già scrissi qui che nel mio mestiere, il più delle volte, non basta spiegare e interrogare, ma ci si deve inventare un po' di tutto.
Lo SciacquaLingua, Pericolo in vista…: Gli eventi libici hanno portato prepotentemente alla ribalta il verbo “decollare”, orrendamente coniugato dai giornalisti radiotelevisivi e della carta stampata: l’aereo “è” decollato. L’orrore è nell’uso dell’ausiliare essere.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)