sabato 3 settembre 2011

quel po' di sana evasione

di lo Scorfano

Non so se le rassicurazioni di Tremonti in merito alla manovra economica che salverà il paese dal baratro del fallimento mi rassicurano davvero. Non lo so e, tutto sommato, non posso saperlo, visto che le mie conoscenze in ambito finanziario sono troppo esili e incerte perché io possa fidarmi o non fidarmi. Però mi fa storcere la bocca e stringere gli occhi quello che leggo a proposito dell'evasione fiscale:
La manovra attualmente in discussione al Senato prevede un intervento di recupero da evasione pari a circa 700 milioni di euro nel 2012, pari a circa 1,6 miliardi nel 2013, incremento che sarà effetto di un radicale cambiamento nella strategia di contrasto all'evasione fiscale». La lotta cioè, «non si svolgerà più solo dal lato della repressione ma anche dal lato della prevenzione: dal coinvolgimento sul territorio dei Comuni, alla trasparenza bancaria fino alla riforma delle sanzioni penali». Quindi la convinzione che «l'obiettivo di entrata non solo sarà solo centrato ma ampiamente superato».
Voglio dire: tutto bene, no?   
Siamo tutti contenti che tutti i nostri concittadini paghino le tasse e che l'obiettivo di entrata venga finalmente centrato, no? Soprattutto sono contenti quelli come me che non hanno mai avuto la possibilità di evadere e quindi non hanno mai evaso nemmeno un centesimo, ovviamente. E però.

E però questa idea di prevenire l'evasione fiscale si è fatta strada solo dopo che il governo ha rinunciato al cosiddetto contributo di solidarietà; prima nemmeno se ne parlava. Cioè, questa decisiva lotta all'evasione fiscale, prima, non volevano mica farla. Poi ne sono stati costretti e quindi la faranno; ma loro avrebbero comunque preferito far pagare il tutto a chi paga già. 
 
E perché? Non lo so, onestamente. Non so chi preferisca che continui a esserci molta evasione fiscale nel nostro paese; ma a qualcuno evidentemente conviene. Altrimenti l'avrebbero deciso subito, come prima cosa; già tre anni fa; o dieci anni fa; o forse trent'anni fa. Invece lo decidono adesso, quando siamo con l'acqua alla gola, quando proprio non se ne può fare a meno, dopo che tutte le alternative sono state scartate. La più ovvia delle misure di equità e giustizia viene intesa come una sorta di extrema ratio, insomma. È questo che mi fa storcere la bocca, e stringere gli occhi, e mi toglie quella già poca fiducia che forse potrei avere: ed è per questo che, tutto sommato, le rassicurazioni di Tremonti non mi rassicurano affatto.
 

11 commenti:

  1. un governo serio,con 100 parlamentari di maggioranza,doveva dire:Cari Signori,i nostri studi di settore sono perfetti,tutti dichiarino quanto guadagnano.Tu,per esempio,gioiellere con negozio in centro,mi dimostri che guadagni solo 16000 euro all'anno o io ti tasso il 60% del guadagno di una gioielleria come la tua,a scelta la galera.Poche semplici righe che avrebbero sanato la situazione,ma un burattino al governo,adesso,non sa che pesci prendere....

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  2. Non so. La mia amica commercialista mi racconta che la gente s' inventa di tutto per non pagare le tasse. Perche'? Bisognerebbe fare un'analisi onesta dei motivi. Disonesta' connaturata? Un sistema iniquo che consente a molti di trovare escamotages sulla pelle di chi non può o non vuole sottrarsi alle sue responsabilita'? Totale assenza di un senso civico e del bene comune? Rabbia e disaffezione verso un sistema che non restituisce mai, in termini di servizi, welfare, ammortizzatori sociali gli sforzi che ciascuno fa? Atavico egoismo e qualunquismo? Aldila' delle misure di prevenzione e repressione che adotteranno, cosa cambia la testa agli italiani di fronte ad uno scenario di corruzione e malaffare così sfacciato? Anche la serva sa come far quadrare i conti se il verduraio non frega sul peso...

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  3. Secondo me c'è del vero in tutte le ipotesi che fai, senza che ognuna sia esaustiva.
    Poi è ovvio che il controllo (e la certezza dell'ammenda) sono il miglior dissuasore possibile: da due mesi, sulla tangenazile che da qui porta a Brescia, hanno messo il controllo della velocità in più punti. Da tre mesi nessuno va più sopra i 90 km/h. Più che repressione la chiamerei giusta e ferma persuasione.

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  4. Blog favoloso, scoperto stamane non ho fatto altro che risalire a ritroso e leggere praticamente quasi tutto.
    Scopiazzato a destra e a manca (io), a mo' di appuntarsi le frasi sul diario. Citato su fb, e quant'altro.
    Un'unica osservazione, a proposito del post "cosa conviene".
    per quale motivo
    "E due che si conoscono bene e che basta uno sguardo per vedersi e che sono felici di stare insieme non possono arrivare a fare così con una mano, una scende e una che sale. Si dovrebbe parlare d'altro, non arrivare a quel gesto che non riesco a togliermi dalla testa. Perché se fosse stato una questione di pesi io non sarei mai stato seduto a quel tavolo con lei e ora non sarei qui a scrivere e sono sicuro che anche voi non" ?
    io proprio non capire.
    per il resto, davvero, fantastici.
    :)

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  5. Sono d'accordo. Chiaro che a monte debbano esserci regole chiare e condivise e il controllo del rispetto di tali regole. Ma mi riallaccio al tuo esempio: come la mettiamo con l'auto blu o il palazzinaro di turno o l'amico del prefetto che se ne infischieranno di quel limite? Sono quelli come me e te che lo rispettano. Quelli sul cui reddito 80 euro di multa pesano. Continua ad imperare una privilegiopoli che riesce sempre ad aggirare l'ostacolo a spese dei soliti. Una riforma delle menti e dei costumi e' assai più ardua e ha a che fare con la cultura, con il progresso, con l'informazione, con i diritti civili e sociali. Oddio, e' un lavorone. Mi sono spinta troppo oltre, forse, rispetto all'evasione fiscale ma mi sembra che tutti questi discorsi siano correlati :) colpa tua scorfano!

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  6. @laura
    Molte grazie per tutte le gentilezze. In merito al post che citi, essendo del mio socio, non so cosa risponderti. Immagino che lo farà lui, appena avrà tempo. Ciao

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  7. @rigorosamenterosso
    Diciamo che nel lungo termine hai assolutamente ragione tu: è la mentalità che va mutata. Ma intanto, nel frattempo, un po' di controllo in più aiuterebbe non poco: anche perché spesso anche il rispetto delle regole è solo una questione di abitudine.

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  8. Ecco, paopasc, quello era il titolo che ho cercato tanto e che non mi è venuto :(

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  9. @laura
    Scusa il ritardo, ma proprio oggi sono stato al matrimonio della mia amica che faceva il gesto della bilancia con le mani (bella coincidenza).

    Con quel post intendevo dire che spesso quello che conviene, quello che sulla bilancia pesa di più, quello che ti consigliano di fare, quello che i sogni dicono di fare, quello che gli amici dicono di fare, quello che viene più facile fare, ecco, spesso tutte queste cose non sono esattamente la cosa giusta da fare. Spesso conviene fare delle manovre azzardate e impopolari per stare bene e tranquilli. Spesso (ma non sempre) inseguire i sogni è una cazzata. La bilancia, e il suo peso, a volte ingannano.

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  10. non lo so (bell'esordio, si`), a me sembra che il rapporto stato-contribuente (ecco, vedi, dopo essere utenti e consumatori...) si basi sulla reciproca malafede e diffidenza. Non ho idea di come si possa invertire il meccanismo.
    variabile

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)