domenica 25 settembre 2011

Salve, posso farle una richiesta un po' scema?

del Disagiato

“Salve, posso farle una richiesta un po’ scema?”.
“Mi dica pure”.
“Allora, io non so se è possibile ma vorrei chiedere se avete in negozio un libro per mia figlia che sto cercando da qualche giorno. C’è però un problema che non so se si può affrontare: io di questo libro non conosco l’autore. Voi potete provare comunque a vedere se l’avete in casa?”.
“Beh, se lei sa il titolo, certo che possiamo”.
“Il titolo? Certo che lo so, anzi è l’unica cosa che so. Il libro si chiama Il conte di Montecristo. Però non conosco l'autore e mi dispiace tantissimo mettervi in difficoltà. Con tutti i libri che ci sono qua”.

                                                               ***

“Salve, una mia amica mi ha parlato di un libro che ti spiega come fare i figli.”
“Scusi, non ho capito”.
“Ah, ah, ah, scusi lei, mi sono spiegata male. Questo libro spiega come fare o un maschio o come fare una femmina. Guardi, io ho tre figli e mi sono usciti tutti maschi. Bastaaaa, non ne posso piùùù! Adesso voglio una femmina. La mia amica mi ha detto allora che c’è questo libro che spiega alcune tecniche per decidere il sesso. Lei ne sa qualcosa?”.


                                                              ***

“Salve, mi servirebbe Romanzo Criminale”.
“Sì, glielo vado a prendere”
(Vado e torno con Romanzo Criminale in mano).
“Eccolo signora”.
“No, non è questo”.
“Signora, di Romanzo Criminale io conosco solo questo”
“No, quello che dico io è un romanzo che parla della banda della Magliana. Impossibile che sia questo”.
“Questo parla della banda della Magliana, non si scappa”.
“No, è impossibile, quello che ho visto a casa della mia amica aveva una copertina diversa e…”
“Le copertine spesso cambiano. Dipende dall’edizione o se hanno fatto un film tratto dal libro o se è stato aggiornato. Però le assicuro che il romanzo è lo stesso”.
“No, lei insiste e non capisco il perché. Impossibile che sia questo. Impossbile”.
“Anche il computer mi dice che il catalogo ha un solo libro con questo titolo: questo”.
“Sa cosa le dico? Venerdì prossimo torno e le porto quello della mia amica, così anche lei imparerà qualcosa di nuovo. Arrivederci”.

                                                              ***

“Buongiorno, cerco un libro che si intitola L’eleganza dei numeri primi”.
“Uno dei due. O L’eleganza del riccio o La solitudine dei numeri primi. Sono due cose diverse”.
“Ah, dice? Allora cosa faccio adesso? Non è per me, mi ci ha mandato mio figlio e non so cosa fare…”
“Provi a chiamare suo figlio.”.
“Ah, dice? Ok, allora faccio una chiamata e poi le faccio sapere”.
(La signora fa una telefonata e poi torna da me)
"Eccomi. Mio figlio in effetti mi aveva chiesto sia l'uno che l'altro".

                                                              ***

“Salve, cerco un libro che non ricordo come si chiama…”.
“L’autore se lo ricorda?”.
“No, però l’ho comprato qua diciassette anni fa. Stava lì in quell’angolo”.
“Diciassette anni fa? Guardi che diciassette anni fa questo negozio non c’era. Anzi, non c’era neppure il centro commerciale”.
“No, no, glielo assicuro. Il libro stava in quell’angolo là. Mi creda”.

                                                               ***

"Dammi l'ultimo libro di Patricia Cornwell. Subito, che ho fretta".

26 commenti:

  1. "L'eleganza dei numeri primi" sarebbe da scrivere.

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  2. Anche "La solitudine del riccio" non è male.

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  3. Caro disagiato,

    grazie per le perle tratte dai tuoi incontri di ogni giorno, sono tesori che dovremmo ammirare di frequente, ci dicono di cosa è composta la varia umanità vivente nella quale anche noi siamo immersi.

    Forse riusciremmo a capire un pochino meglio il corso che gli eventi prenderanno in un vicino futuro, qui da noi come altrove.

    Buona domenica.

    Marco

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  4. Oppure capiamo quali corsi non prenderanno gli eventi.

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  5. Se in un sistema isolato avviene un processo irreversibile, l'entropia del sistema non diminuisce mai.

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  6. E io che credevo di essere l'unico a lavorare in una gabbia di matti dove l'entropia più cerchi di farla diminuire, più aumenta.

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  7. Pero' mi piace il tossico dell'ultimo dialogo...e il primo e' gentile!

    Uqbal

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  8. @Gaddo
    Il vero problema è che quella, come noialtri, è tutta gente normale. L'umanità, come dice qui sopra Marcolino.

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  9. voto per 'l'eleganza dei numeri primi' ! :-)

    g

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  10. Io sono contenta di sapere che anche altri nel mondo comprendono la mia esigenza di raccontare cosa circola sulla terra a piede libero (o nel mio caso con un telefono a disposizione)

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  11. @Giuliana
    Cero che la comprendo. Però ammetti che un pochino ci si abitua alle stranezze. Alcune cose che qui dentro fanno ridere i lettori, a me non fanno più ridere. Lo scrivevo l'altro giorno in un post.

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  12. Balqis De Cesare
    Le ho sorriso dicendole che non conoscevo un libro del genere (che magari esiste). Poi le ho detto: "Se vuole, comunque, può sembre guardare qui, tra i libri di puericultura". E me ne sono andato.

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  13. Ma certo che il due esiste :-)
    C'era tutta una teoria sugli spermatozoi lenti e su quelli veloci, qualcuno ci avrà sicuramente scritto un libro su.

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  14. Non ne dubito, appunto. La cosa che fa sorridere è la richiesta quasi urlata e di certo priva di tatto.

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  15. Sì, @Disagiato, sull'assuefazione alla bizzarria dell'essere umano ti dò ragione. Dopo un po' non ci fai più caso. E cominci ad appuntarti le bizzarrie al quadrato. Almeno ci ridi sopra nelle lunghe notto d'inverno.

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  16. Mi ricordano le richieste che fanno a BibCan in biblioteca... Ma la prima compensa di quasi tutto, o no?!

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  17. L'ultima mi ricorda la tizia che è venuta in negozio a ritirare uno zaino riparato tanti anni fa.

    "Mi spiace signora non ho nessuno zaino a nome suo"

    "Ma come! Ci deve essere, l'ho lasciato a [Vecchio Proprietario] la settimana scorsa"

    "Allora è tutto chiaro signora, [Vecchio Proprietario] è morto 2 anni fa!"

    "Ahh... come passa il tempo!"

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  18. L'ultimo è un genio.
    Come gli hai risposto? "Agli ordini, signore!"?

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  19. In quei casi si impreca silenziosamente mentre ci si dirige verso lo scaffale. Non si può fare altro.

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  20. Solo per assistere e vivere queste perle, vorrei tanto lavorare in libreria.

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  21. Sulla terzultima mi aspettavo una scena del genere: http://www.youtube.com/watch?v=8JCkeEXqrWo&feature=related

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  22. Tempo fa davanti a questa scena ho riso tanto. Non facevo ancora il libraio, però.

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  23. Quella di romanzo criminale è spettacolare...

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  24. Bel post!
    Ok adesso però ti lascio una chicca da cliente:
    - Buongiorno! Mi servirebbero i sonetti di Shakespeare.
    - Mmh...vediamo...come sonetti avrei quelli del Belli, le vanno bene?
    Sì, perchè i sonetti, si sa, si vendono al chilo. Assolutamente impagabile!
    Schegge di vita vissuta da me.
    Bello il tuo blog...molto! Complimenti!

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)