martedì 18 ottobre 2011

Come i giornali che non (ci) piacciono

del Disagiato
Durante la mattinata di domenica 16 ottobre un'ascoltatrice ha telefonato in diretta a Radio Padania parlando della manifestazione del giorno prima a Roma e dicendo: «Si ha paura che ci scappa il morto? Io questo non lo capisco, non ce ne frega niente che scappa il morto». Il conduttore di turno, Alfredo Lissoni, gli ha risposto con nuncuranza: «Lei ha ragione».
Domenica Daniele Sensi, insieme a Gilioli e ad altri blogger, ha chiesto al ministro Maroni di dissociarsi da quanto detto dal conduttore. Quel “Lei ha ragione”, insomma, non doveva esserci e magari la signora al telefono non doveva dire quello che ha detto. Ieri l’Unità online ne ha parlato (anche in prima pagina) in un articolo intitolato Radio padania: “Rischio morto? Chi se ne frega”. Bene. Io con la signora che ha telefonato in studio non ci berrei neanche una cocacola, perché immagino (immagino) i suoi pregiudizi, perché immagino (immagino) i discorsi razzisti che una persona così può fare e perché, insomma, immagino il partito detestabile per cui vota. Però la mia impressione è che quanto detto dall’ascoltatrice sia solo una fesseria da autobus da contestualizzare, così come quel “Lei ha ragione”, sia solo un modo molto stupido e superficiale per chiudere una telefonata del genere. Niente di più. Se all’interno della Lega c’è razzismo (e ce n’è molto, moltissimo), non è di questo tipo. Se Maroni deve dissociarsi veda di farlo invece ogni volta che Umberto Bossi o Calderoli muovono la bocca.

L’episodio è discutibile, secondo me. Voi ora potete dimostrarmi il contrario e io insisterò a non vederci nelle parole dell’ascoltatrice e del conduttore nulla di così scandaloso. Mi innervosisce molto, invece, il titolo sensazionalistico dell’Unità e quel “La rete insorge” che ieri si trovava sull’homepage del giornale. Perché se fossero Feltri o Fede, se a comportarsi così fossero quelli che non ci piacciono, staremmo qui a fare le pulci, a indicare con il dito i giornalisti cattivi e fascisti.

1 commento:

  1. Mamma mia, che brutti programmi ascolta la rete, la domenica mattina...

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)