giovedì 1 marzo 2012

uno scontrino, come altri

di lo Scorfano


Mi piacerebbe prendermela un po' con la giunta regionale di Formigoni, se non altro per l'antipatia che mi suscita il presidente della mia regione e per il disgusto che mi suscitano alcuni consiglieri della maggioranza che lo sostiene. Mi piacerebbe, ma questa volta io mi sento abbastanza d'accordo con quello che hanno deciso di fare e di prevedere.

Da oggi infatti, 1 marzo 2012, ogni volta che io, lombardo benché di adozione, andrò all'ospedale per un esame o una cura o un ricovero, ne uscirò con una sorta di scontrino virtuale, su cui sarà indicata l'entità del rimborso che mediamente la Regione versa alle strutture che hanno erogato la prestazione medica di cui ho goduto. Insomma, saprò quanto sono costato alla collettività, in termini di assistenza medica; e saprò quindi quale fine hanno fatto i denari che mensilmente io verso alla regione per le prestazioni sanitarie che essa fornisce. E voi, quando andrete a farvi un esame medico, saprete altrettanto: quanto siete costati a me, così come io sono costato a voi.


So che qualcuno ha definito «umiliante» per il malato questa procedura (un qualcuno non casuale: l'ordine dei medici, si dice); ma io, francamente, non riesco a trovarci alcun tipo di umiliazione (benché Formigoni mi resti antipaticissimo). Anzi, penso che l'ammalato che ha pagato le tasse e i contributi al servizio sanitario per tutta la vita possa sorridere (pur nella malattia) vedendo che i suoi soldi, quelli a cui aveva rinunciato, gli ritornano in forma di assistenza medica. E che, al contrario, l'ammalato che non aveva pagato le tasse quando poteva (o ne aveva pagate meno di quanto avrebbe dovuto), possa sorridere un po' meno e magari rendersi conto di cosa significa la parola «rubare». E che poi venga ovviamente curato al meglio delle possibilità medico-scientifiche, ma sapendo che ciò accade grazie ai soldi e forse ai sacrifici altrui, non ai suoi. Non per ripicca, ma per coscienza: perché a volte è dalla coscienza che si riparte, perché la realtà possa cambiare un po'.

E insomma, io domani, giorno 2 marzo, andrò in un ospedale della zona in cui vivo per una risonanza magnetica; ne uscirò, immagino, con uno scontrino che mi avvertirà di quanto è costata a me, al Disagiato, a voi che mi leggete, la risonanza magnetica che mi è toccato fare. E, onestamente, io sarò contento di saperlo; e sarò contento di poterla fare e di vivere in un paese in cui si pagano le tasse perché tutti, a prescindere dal reddito, possano farla. Ci sembra ovvio, che accada così, ma fino a qualche decennio fa non lo era; ci sembra ovvio, ma in altri posti del mondo non lo è affatto. Ci sembra ovvio, ma si chiama sanità pubblica, diritto alla salute, welfare state, si chiama con tanti nomi molto belli che sono una conquista del genere umano che abbiamo pagato cara, a volte carissima, nel corso dei secoli della nostra storia occidentale.

Da oggi, in Lombardia, sappiamo anche quanto ci costerebbe (la mia risonanza magnetica, o uno qualsiasi dei vostri esami e ricoveri) se non l'avessimo conquistata nel corso dei decenni. Ci servirà forse solo come monito, anche per il futuro, per sapere a cosa è bene non rinunciare mai. A me pare che sia, tutto sommato, una cosa bella.

13 commenti:

  1. Hai perfettamente ragione, saremo tutti più consapevoli e questo è senza dubbio arricchente in ogni senso...E...in bocca al lupo per il tuo esame!

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  2. mah. È vero che a me e a te lo scontrino virtuale può al più fare piacere; ma non credo che quelli che hanno preferito tenersi direttamente in tasca i soldi per la sanità e per il resto avranno anche solo l'accenno di un sussulto.

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  3. Buon per voi. Noi quaggiù avremo ancora secoli da far trascorrere prima di risanare il debito che i signorotti politici ci han regalato in cambio dei loro sporchi comodi. Qui la sanità fa letteralmente rabbrividire. Per una risonanza devi anche girare tutta la regione e,quando ti va bene,aspetti 400 giorni.Se non muori prima.Io,lo vorrei tanto uno scontrino così.Vorrei sapere quanto sono costata agli altri e quanto del mio denaro è tornato a me sottoforma di assistenza.Perchè ora come ora quando vado al cup e ho una esenzione mi fan sentire come una ladra.Eppure non ne gioisco.Eppure io le tasse le pago e all'ospedale o a far qualche visita,ci vado solo perchè devo,non perchè sia tutto questo gran piacere farlo.

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  4. Niente di piu che un inutile spreco di carta e un aumento di burocrazia...cosa me ne farò mai di uno scontrino che dice che la regione spende tot per quella prestazione? non so che scopo abbia questa misura adottata, si potrebbe per esempio pubblicarli su interne questi costi, se proprio sentiamo la necessità di saperli...anche perchè questo scontrino non può in alcun modo apportare migliorie al servizio sanitario.

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  5. Concordo con Luca. Non mi sembra tra l'altro che lo spirito dell'iniziativa sia quello, nobile, individuato da te, Scorfano. Mi sembra che l'intenzione sia quella di sottolineare quanto costa la salute di ognuno di noi alle casse dello stato (cioè le nostre tasse, è vero, ma chissà perchè la questione non si pone mai in questi termini). Magari ci dovremmo sentire in colpa? E, scusatemi, ma non posso non pensare a quegli scontrini tra le mani dei parenti delle persone decedute, magari in ospedale, magari dopo sofferenze e umiliazioni purtroppo non rare.

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  6. per dichiarazione dello stesso formigoni le intenzioni sono effettivamente quelle che ha detto paola. e francamente avrei l'idea di mandare al presidente della regione una copia della mia busta paga con evidenziata la voce relativa al prelievo per il ssn, perchè si ricordi che in realtà non ci sta regalando nulla.

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    1. io sono un pragmatico: le intenzioni sono intenzioni, ma noi possiamo fare quel che vogliamo con i dati.
      (però nella mia busta paga non v'è traccia della voce "prelievo SSN)

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  7. Forse il malato pagherà anche più di buon grado il ticket per la prestazione sanitaria a fronte del costo effettivo

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  8. D'accordo con lo Scorfano e con Acacia, che risponde a Luca.

    In generale, meglio più informazione che meno.

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  9. Credo che molti di noi non abbiano idea di quali sono i reali costi di alcuni esami, anche dei più banali che a volte richiediamo con insistenza al nostro medico pur senza reali necessità. Io sono la prima ad essere incuriosita da ciò, la conoscenza e la consapevolezza è un primo passo verso un comportamento responsabile...

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    1. Ecco, io mi sento di sottoscrivere in toto quest'ultimo commento di Rose, per molti aspetti.

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    2. Sono d'accordo anch'io con Paola. Infatti credo che questa risonanza che farai costerà molto più di quello che immagini... Facci sapere ;)

      Al

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  10. anche io non ho mai amato Formigoni, per una lunghissima serie di motivi.
    però, lo dico, lo ridico e lo sottoscrivo, da quando sono in Piemonte (mica in un paesino della Sila, eh!) rimpiango senza mezzi termini la sanità lombarda.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)