giovedì 14 giugno 2012

il segnapagine del 14.VI.2011

dello Scorfano e del Disagiato

Fondo nero, Volevo guardare il mio dolore in faccia: Non è curiosità morbosa, non è turismo fotografico. E' un bisogno che nasce dentro, un po' frenato dal pudore e il rispetto per chi la tragedia la vive sulla sua pelle. Guardare in faccia tutto il mio dolore per trarne forza e non dimenticarlo. 
Mario Piccirillo, Cassano, diciamocelo tra noi...: Non è che i gay sono in mezzo a noi: siamo noi che siamo in mezzo a noi, senza farci il problema, e ridendo ogni volta che uno c’ha “tanti amici gay”. Il punto, più che altro, è che soffiamo su Cassano che commenta Cecchi Paone, mica sui diritti negati alle coppie omosessuali. Il dito punta la luna e noi non riusciamo a vedere nemmeno il dito. 
Tempo reale, Il sangue non dimentica: Sento ripetere in tutti i servizi sportivi delle tv che la nazionale di calcio italiana non sconfigge la Croazia da 70 anni, da un aprile del 1942 a Genova (4 a 0, esordio di Mazzola il Vecchio), in un incontro fortemente voluto da Mussolini. C’è un piccolo dettaglio che viene omesso dai diligenti cronisti sportivi: la Croazia del 1942 non era una nazione indipendente e sovrana, ma un protettorato fantoccio occupato d nazisti e fascisti...
Claudio Giunta, Su Dante lirico: Nell’età preromantica, la poesia è qualche cosa che ‘si fa’ piuttosto che qualche cosa che ‘si sente’. Per noi post-romantici vale, in linea di massima, la proporzione contraria.

1 commento:

  1. Se considerassimo la letteratura come artigianato sarebbe molto meglio...

    Uqbal

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)