giovedì 12 luglio 2012

il segnapagine del 12.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Andrea Mollica, La Francia ferma la Tav Torino-Lione?: La Francia, secondo Le Figaro, starebbe ripensando la realizzazione della Torino-Lione, un’opera che costa a Parigi 12 miliardi di euro. Una simile spesa viene giudicata come eccessiva e insostenibile in questo momento di ristrettezze economiche, anche alla luce dei dubbi sul reale valore del progetto.
ilNichilista, Perché serve una visione progressista del Paese: Mirando unicamente al consenso di breve termine, la classe dirigente «vive di mezze misure, giorno per giorno, e rinvia sempre all’indomani le questioni scottanti» – dalla riforma della legge elettorale ai diritti civili. «Costretta a prendere decisioni, essa nomina commissioni e sottocommissioni, le quali terminano i loro lavori quando la situazione è già cambiata»
Filippo Facci, Ma proprio in fondo: Siamo stati sostanzialmente commissariati e a comandare è un tecnico nominato a furor di banche: questo lo sappiamo. Ora però il punto vero, la domanda terribile, è questa: perché non dovrebbe succedere ancora?
Beat 'n' Love, Ha quasi fatto più danni il femminismo che la cultura cattolica: Viviamo in un mondo dove può benissimo succedere di avere 22 anni, essere una ragazza, essere in vacanza in terra straniera, andare ad una festa e divertirsi come lo si intende oggi verso una certa fascia d’età: stordirsi di alcol (più ne reggi, più sei sei figo), rimorchiare, darla al primo che passa, che può andarti bene ma può anche capitarti lo stronzo.

mercoledì 11 luglio 2012

il segnapagine dell'11.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Leonardo, Le province non sono (solo) campanili: Molto spesso poi chi parla di abolire le province mostra di non riconoscere che un Paese non è soltanto una comunità di persone, ma è anche il territorio in cui queste persone vivono. Il fatto che alcune province, anche vaste, siano poco popolate, non dovrebbe costituire di per sé un motivo sufficiente per eliminarle. La gestione dei fiumi, delle valli, delle strade, deve essere efficace.
Azioneparallela, La democrazia contro la paura: Di tante maniere per amare la democrazia ce n’è una che è la migliore di tutte, ed è quella di considerare pregi i suoi presunti difetti.
Un radiologo, Quanto amore: L’amore lo senti e lo riconosci, soprattutto, anche dopo aver avuto quindici anni. Forse smetti di sentirlo e cominci a riconoscerlo: lo riconosci, come accade in radiologia, perché nella vita hai imparato a conoscerlo.
Manteblog, Sono arrivato uno: Dare per primi la notizia (spesso sul filo dei secondi) non mi pare che di per sé crei alcun valore, specie dalle parti dell’opinione che il lettore ha del giornale stesso.
Giorgio Mastrorocco, Aboliamo le tesine di maturità: Da qualche anno vanno forte anche le tesine ispirate al mondo della moda e dei mass media. Percorsi accidentati fra serie televisive, generi musicali, icone del cinema e della musica, modificazioni del gusto e dei consumi culturali, devianza. Qualche esempio: Sex & the City, il movimento delle suffragette, Sibilla Aleramo, il referendum del 1946

martedì 10 luglio 2012

il segnapagine del 10.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Cloridrato di Sviluppina, Ma col Codacons, esattamente, quanta gente ce magna?: Dice il Codacons che siccome gli scarichi dei motori diesel sono stati inseriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra i “cancerogeni certi”, allora bisogna mettere sotto sequestro tutte le auto alimentate a nafta della Provincia di Milano. 
Dietro la lavagna, Il tablet è meglio della maestra? No: E’ un triste problema di questo paese il fatto che il mondo della scuola e la didattica in generale sono raccontati al pubblico malissimo: si va dal catastrofismo un tanto al chilo, per cui pare che la scuola sia solo sfascio (...) alle favolette della buona notte, per cui i problemi strutturali esistenti del sistema possono essere ridotti disseminando in classe qualche manciata di tablet o di lavagne elettroniche. 
Francamente, me ne infischio, Gentile editore: Quello che vorrei chiederle, caro editore, è questo: esattamente, qual è la strategia che avete in mente per questi libri elettronici? L'obiettivo è quello di portare sempre più lettori verso il digitale oppure di fare in modo che si scoraggino e tutti tornino alla carta?
Come diventare il mio iceberg, Il resto della giornata: Vado a fare la spesa, depresso. Mi viene incontro la solita ragazza, mi chiede la solita moneta. Una moneta, per favore, una monetina, mi dice. Non ne ho, le dico, ho la carta di credito, le dico scostandola con la carta di credito. Allora lei dice di comprarle almeno una coca dal frigo.
Matteo Pucciarelli, Le frasi giuste per sfondare in un salotto buono targato Pd: Se non riuscite a cambiare il Paese e anzi il Paese sta cambiando voi, non fatevene un cruccio. Cambiate pure e puntate alla scorciatoia, datevi da fare. Avete il futuro davanti, cari giovani. E un partito, un grande partito, sempre pronto ad accogliervi: basta che vi troviate la giusta collocazione.

lunedì 9 luglio 2012

il segnapagine del 9.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Crescere creativamente, Quando i social svuotano le parole: Smettere di citare a catena è il modo più efficace per lasciare a ciò che è detto il significato autentico. Citare a catena è svilire il pensiero.   Perchè quelle parole fuori dal contesto che le ha generate, tante delle quali ho letto nei libri, lette  migliaia e più volte mi diventano vuote. 
Finzioni, Gabriel García Márquez non può più scrivere: Gabriel García Márquez soffre di demenza senile e non può più scrivere. Questo è quanto, condensato in poche parole, ha detto Jamie, fratello di Gabriel e capo della fondazione del New Journalism Ibero-Americano, agli studenti di Cartagena, in Colombia. 
1000grudicarta, Epitaffio coi tempi che corrono: Se ne è andato ieri notte, mentre dormivo schiacciata dal caldo senza accorgermi di niente se non proprio del caldo. Se ne è andato così, senza alcun cenno di cedimento – che so: una vibrazione, uno scolorimento, un affievolirsi di prestazioni – un presagio qualunque che ieri, ieri l’altro, una settimana fa avrebbe potuto farmi capire; avrebbe potuto farmi pensare oddio magari siamo alla fine
Wittgenstein, Un paese solidale: A fare gli sgamati, si può ricordare che il sottosegretario ed ex capo della polizia Gianni De Gennaro era stato condannato per istigazione alla falsa testimonianza, sulle questioni della scuola Diaz, prima che la Cassazione annullasse la sentenza. 

domenica 8 luglio 2012

il segnapagine dell'8.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Tomaso Montanari, Caravaggio, il marketing delle bufale: La madre dei Caravaggio è sempre incinta. E se i poveri parti non meriterebbero nessuna attenzione, è invece la madre stessa ad indurre a qualche riflessione.
Quantum Beat, Quelli che non vinceranno il Nobel: Vi ho già brevemente raccontato, ormai qualche mese fa (clic), del fatto che non è solo Peter Higgs che rischia di vincere il Nobel per la fisica ma che la compagnia è più vasta e comprende François Englert e Robert Brout (l’unico che non c’è più, scomparso il 3 maggio dello scorso anno) da una parte, Richard Hagen, Tom Kibble e Gerald Guralnik dall’altra...
Totentanz, Prendiamoci un caffè: Ebbene, la possibilità di avere un espresso senza perdere tempo non solo è una delle cose che mi mancano di più in Germania, ma genera anche curiosi equivoci quando mi capita di portare stranieri, soprattutto tedeschi, in giro per Napoli.
Nonunacosaseria, Nuove Province: e se la toppa fosse peggio del buco?: Un annetto fa ho scritto varie volte dei miei dubbi circa la soppressione delle Province. Poi sappiamo come è andata e ora, con la spending review, si andrà a una notevole riduzione di questi enti ai quali rimarranno competenze in materia di ambiente (soprattutto per il settore discariche), trasporti e viabilità.

venerdì 6 luglio 2012

il segnapagine del 6.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Tempo Reale, Il vecchio e il male: Il fallimento delle nostre classi dirigenti non è soltanto nei soldi “rubati”, come si dice per comodo qualunquismo accatastando anche gli amministratori pubblici onesti che si fanno il mazzo, ma nella viltà del tirare a campare e del non avere svezzato una nazione troppo attaccata al biberon di uno Stato che continuava a indebitarsi per tenere loro al potere e mantenere la bolla di un “welfare” accattone...
Freddy Nietzsche, Quel piccolo dettaglio della responsabilità: Perché quando a Bolzaneto e alla scuola Diaz quei pubblici ufficiali mi facevano vergognare di avere la cittadinanza italiana, non lo stavano facendo nel senso della vergogna, del moto d’orgoglio, ma nella sostanza. Un italiano che pesta a sangue una persona inerme è prima una persona, e poi un italiano.
Claudiappì, Volo basso: Volare basso è bello perché vedi i tetti da vicino, vedi i colori dei panni stesi sui terrazzi, le altalene di plastica colorata nei giardini, riesci a seguire i palloni che rotolano, sbirci le persone in mutande dalle finestre aperte (non lo fai apposta, è che ti cade l’occhio).

giovedì 5 luglio 2012

il segnapagine del 5.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Barabba, Generi di prima necessità: L'altro giorno abbiamo smontato e caricato e spostato letti e armadi dalla casa inagibile dei nonni, poi abbiamo chiuso a chiave per sempre la porta. Ma prima di farlo, prima di girare per l’ultima volta la chiave nella toppa, col cuore che piangeva, io e mio padre siamo andati nel solaio tutto crepato e abbiamo tirato fuori la macchina da cucire della nonna.
Rafeli, Tristezze milanesi: Quanta tristezza riesce a generare questo articolo sulla movida milanese. Selezioni all’ingresso severissime, liste, prezzi sballati, entrata gratuita “se arrivi con una modella” e locali che pagano royalties salatissime solo per appiccicarsi addosso il nome di uno stilista famoso. 
Personalità confusa, Idea per uno spettacolo teatrale: Il pubblico entra in sala e davanti al sipario ancora abbassato si prepara alla rappresentazione, una prima assoluta. Passa il tempo ma il sipario non s’alza. Si consultano gli orologi. Brusio. Qualcuno protesta. Altri abbozzano un battimani, ad incitare l’entrata in scena. Sarà il solito ritardo degli attori, gli piace lasciarsi desiderare. E invece no...

mercoledì 4 luglio 2012

il segnapagine del 4.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Giampaolo Simi, Il tracollo dell’editoria, Asterix e il Teatro Valle Occupato: L’industria editoriale sembra aver perseguito in questi ultimi anni un progetto di espulsione della storia dal prodotto-libro. Non fosse bastato rendere il lavoratore alieno al proprio lavoro, perfino la merce, adesso, è aliena a se stessa.
Keplero, Un bosone c'è: è quello di Higgs?: La sintesi è che i due esperimenti ATLAS e CMS hanno scoperto indipendentemente una nuova particella con caratteristiche compatibili con quelle che ci si aspetta per il bosone di Higgs
Diegozilla, Le parole che odio, reprise: Oggi “Meritocrazia” viene intesa, grazie ad un arzigogolato processo retorico, non più come un’azione legittima legata al valore del merito, ma come una sorta di imposizione dovuta, indipendente dal merito effettivo, in virtù del fatto che Tizio non occupa il posto che vorrebbe occupare.

martedì 3 luglio 2012

il segnapagine del 3.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Un tal Lucas, La forza della democrazia: Credere che, attraverso il voto, possano essere selezionati ed eletti individui migliori di noi è un grosso abbaglio, dacché i nostri rappresentanti - anche se fossero davvero migliori - non debbono essere assolutamente considerati né migliori né peggiori di noi, ma giudicati sulla base del loro esercizio di potere e basta.
Ciclofrenia, Teste prensili: La cosa che mi ha sorpreso in assoluto di più da quando vivo in Africa Occidentale è quello che io chiamo il fenomeno delle teste prensili. Trattasi di donne che reggono in equilibrio sulla testa cesti di roba che, per peso e distribuzione dello stesso, non potrebbero non cadere a terra a meno che non si sovvertissero le regole più basilari della forza di gravità. 
Piovono rane, L'Italia sbagliata: E poi, le facce. Casini o D’Alema al Quirinale? E perché? Chi rappresentano, che consenso hanno nel Paese reale, tra le persone? Soprattutto, che meriti storici e politici hanno per ambire alla presidenza della Repubblica?
Quasi a Occidente, Il fascino indiscreto della sconfitta: C’è qualcosa, nel calcio, che va oltre il mero calcolo e che lo rende uno sport, quasi, unico. Non lo saprei ben definire, potrei chiamarlo passione, nel senso di sentimento. Qualcosa che fa a pugni con certe logiche “aziendaliste”, con il buon senso, qualcosa che ha più a che fare con il coraggio.

lunedì 2 luglio 2012

il segnapagine del 2.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

In coma è meglio, Luogo comune #176: I luoghi comuni sull’omosessualità sono tantissimi, forse anche più dei luoghi comuni sulla sessualità in generale, ma non bisogna fare molta fatica per scoprire quali sono, basta far parlare dell’argomento una persona qualsiasi e questa li snocciolerà tutti dal primo all’ultimo senza nemmeno prendere fiato, ovviamente pensando che siano tutte idee sue. 
Scialuppe, Apicoltura e censura: Faccio l’apicoltore da quasi vent’anni... Sono stato colpito anch’io dalla morìa delle api, passando nel giro di un anno da trentacinque alveari a sette. Le famiglie si spopolavano, e soprattutto era impossibile far nascere nuove regine per rimpiazzare le famiglie che l’avevano persa o che erano morte. Semplicemente, le regine non tornavano a casa dai voli di accoppiamento. Un incubo.
Diecimila.me, L'Alpha Merda: Per il Merda, l’hashtag è come il trenino di capodanno. Non appena uno di questi trenini supera la soglia critica di partecipanti, diventando un enorme serpentone umano di stronzi sculettanti che vagano a zig-zag per tutta la discoteca, lui ci si accoda. 
Tempo Reale, Le mille bolle blu: Scoppia un’altra bolla, questa volta azzurra, ma per fortuna nessuno andrà in rovina e la Trilaterale, pare, non c’entra. Al massimo ci avrà smenato qualche illuso che avesse puntato sull’Italia, ignorando lo spread e oggi sarà triste.

domenica 1 luglio 2012

il segnapagine dell'1.VII.2012

dello Scorfano e del Disagiato

Fabristol, Alcuni pensieri sulle api domestiche e sul loro recente declino: Il numero di colonie di api domestiche negli ultimi anni è calato vertiginosamente in tutto il mondo creando le solite psicosi da fine del mondo, imputando la loro morte alle più disparate attività umane: dagli insetticidi ai campi magnetici dei cellulari, dall’inquinamento al global warming ecc. 
Il Disinformatico, Adieu, Minitel: Ieri è stato formalmente disattivato il servizio francese Minitel, che per molti versi è stato un precursore di Internet. Nato nel 1978 e implementato in tutta la Francia nel 1982, quando il WWW era ancora un sogno, Minitel era basato su terminali semplici (solo testo) connessi via modem (1200/75) sulla rete telefonica fissa.
Dino Amenduni, I politici italiani, gli annunci e le scadenze non rispettate: Angelino Alfano, il segretario del primo partito italiano per numero sia di deputati che di senatori, dunque il leader della forza politica che più di ogni altra può favorire e accelerare processi di riforma parlamentare scriveva su Twitter il 9 giugno che "entro tre settimane troveremo l'intesa sulla legge elettorale. Qualunque sistema adotteremo saranno i cittadini a scegliere, direttamente, i parlamentari".
Il Giornalaio, Abbassare la cresta [e citare la fonte]: un fotomontaggio dell’attuale Presidente del Consiglio, realizzato dal pubblicitario veneziano Emanuele Dal Carlo, ha ottenuto ampissima diffusione nei diversi social network per essere ripreso da diversi giornali online. L’autore ne ha raccontato la genesi e riassunto gli aspetti virali dell’iniziativa a Ninja Marketing.

Le belle canzoni che ho smesso di ascoltare


del Disagiato

Qualche giorno fa, in libreria, ho capito una cosa davvero strana e questa cosa strana è che ci sono canzoni talmente belle, e ovviamente per me significative, da non riuscire più ad ascoltarle. Canzoni così perfette che diventano micidiali, impossibili da disinnescare. Stavo sistemando libri, quando alla radio hanno “lanciato” una canzone che mi ero completamente dimenticato quanto fosse, diciamo così, dolorosa. Di che canzone sto parlando? Beh, insomma, se ho capito bene arriva un momento in cui ci si dice che odiamo le classifiche ma che ora bisogna farne una. Magari a voi invece piacciono un sacco, le classifiche, e quindi questo momento non l’avete mai conosciuto. Ecco, magari per voi è così. Invece a me non sono mai piaciute o forse, lo ammetto, non sono mai stato capace di essere schematico e deciso e quindi di farne una. L’altro giorno, però, ho pensato di fare una classifica delle cinque canzoni perfette (cinque, non so bene perché) della mia vita e che per questo, e solo per questo, ho smesso di frequentare. Cattive compagnie, si dice. Ma niente classifica, non ne sono stato capace. Così ho fatto una lista che non contempla un vincitore. L’ultimo pezzo di questa lista potrebbe benissimo starsene al primo posto. Ho preso carta e penna e ho scritto il titolo di cinque canzoni che non ho più ascoltato perché troppo belle e dolorose e che ogni volta che le sento arrivare mi tappo le orecchie o, se posso, cambio stanza. Che poi, queste, secondo me, sono le cinque canzoni senza sbavatura, compatte. Perfette, appunto.