giovedì 18 settembre 2014

Solo domande

del Disagiato



Come può una famiglia dare senso alla rinuncia se tutto fuori dai suoi confini sospinge verso il rifiuto di ogni forma di rinuncia? ("L'ora di lezione" di Massimo Recalcati, Einaudi, 2014)

Una domanda che ho letto ieri sera, poco prima di spegnere la luce e addormentarmi. E mi ha ricordato, un po’, le domande che mi facevo tanto tempo fa, quando ero un libraio, a proposito delle librerie e della cultura in Italia (le due cose dovrebbero abbracciarsi, ci siamo detti tante volte): come posso pensare a una libreria di qualità quando il mondo, lì fuori, non ha nessuna di queste qualità? come posso pretendere capacità di selezione e ponderatezza – e tante, tantissime altre cose che dovrebbero avere a che fare con l’intelligenza e l’attenzione - dagli editori ma anche dai partiti politici (dal mio partito politico) quando nessuno, o quasi nessuno, chiede che nel mondo ci sia capacità di selezione e ponderatezza?